La storia è sempre più o meno la stessa: il marketing prometteva meraviglie, ma una volta portato a casa il router, che in teoria doveva essere un mostro di velocità e potenza, si rivela una mezza delusione; il segnale è debole in quasi tutte le zone della casa ad eccezione delle immediate vicinanze; sì, d'accordo le dichiarazioni del marketing sono sempre un po' troppo ottimistiche; per una volta però, non ci sentiamo di dare addosso ai produttori, che in genere sono colpevoli piuttosto relativi; il vero problema nella lentezza e difficoltà di connessione wireless è la nostra casa, i nostri vicini, e le nostre abitudini.
Prima di restituire il nuovo router, finite di leggere il nostro articolo e scoprirete diversi trucchi per configurare al meglio la vostra connessione wireless.
Onda su onda
Come titolava la celebre canzone di Bruno Lauzi, le trasmissioni wireless sono su una frequenza molto diffusa, ovvero 2,4 Ghz; il problema è che questa frequenza utilizzata per usi civili è oramai sempre più affollata, in quanto utilizzata anche da altri computer, forni a microonde, telecomandi per aperture di porte e cancelli e molti altri utilizzi; in questo caso, in aree particolarmente dense come ad esempio un condominio in una città., le interferenze si sprecano e sono tutte a danno della nostra connessione wireless. Agire per minimizzare queste interferenze è il primo passo per migliorare la qualità e la potenza della trasmissione del router.
Se è disponibili quindi utilizzare la frequenza 5,5 Ghz decisamente meno affollatta
I nemici sono alcuni materiali
Non tutti i materiali con cui sono costruite le nostre case si comportano allo stesso modo con le trasmissioni Wifi; alcuni come il legno sono docili e non disturbano, altri come il cartongesso sono micidiali; in questa tabella abbiamo raggruppato i materiali più comuni per l' edilizia e il loro comportamento con le onde wireless (si ringrazia per la collaborazione il sito www.iofacciocosi.com)
Materiale | Grado di penebrabilità | Descrizione |
|
95% | Le minime quantità d'acqua presenti nel legno disturbano solo marginalmente i segnali della rete senza fili. Possiamo considerarlo come un materiale eccellente. |
Alluminio |
90% | Materiale relativamente innocuo: le onde passano piuttosto facilmente. |
Vetro |
75% | Più che il vetro in sè sono i supporti ed i depositi metallici presenti nel vetro a disturbare la trasmissione |
Mattoni |
70% | Un materiale considerato ierroneamente innocuo ed invece ostacola la trasmissione specie a causa della miscela dei materiali; meno evidente nei mattoni in cotto. |
Calcestruzzo-Cemento |
60% | Specie il cemento armato è micidiale per il Wifi perchè l'acqua ed il metallo assorbono il segnale. |
Cartongesso |
50% | Il materiale killer per eccellenza: l'acqua assorbita naturalmente dal gesso è quanto di più deleterio ci possa essere per il segnale a 2,4 GHz della rete Wlan. |
I nemici nelle varie stanze
Dopo i materiali, abbiamo altre apparecchiature in grado di disturbare le trasmissioni Wifi: i telefoni cordless, specie quelli di marca più incerta, i forni a microonde, le prese intelligenti, le le lampadine wifi ed in genere tutti i dispositivi senza fili ad eccezione dei telecomandi televisivi (sono a infrarossi); attenzione anche ai vari repeater di segnale audio video; prestare attenzione anche ai telecomandi di antifurto e aperture cancelli perchè anche loro spesso lavorano a 2,4 GHz. Anche il bluetooth può essere fonte di disturbo nonostante abbia la comunicazione a canali separati per minimizzare il problema.
In troppi si sta scomodi e si viaggia più lentamente
Il wifi soffre se siamo in ambienti saturi: aree metropolitane con troppi dispositivi accesi, magari tutti sullo stesso canale, e troppe fonti di disturbo sono tutti fattori che limitano il piacere di navigare senza fili; in questo caso il problema può essere limitato solo a lentezza , a cadute continue di connessione, fino al caso limite, ovvero l'impossibilità di collegarsi.
In questi frangenti non ci sono altri rimedi che cercare di limitare per quanto possibile l'affollamento, specie in determinati orari, e scegliere un canale diverso da quelli proposti di default (6). Ribadiamo l'utilità di passare alla frequenza 5,4 GHz (standard 802.11n e successive), decisamente meno affollata.
La pubblicità la spara sempre grossa...
Anche in questo campo, purtroppo, i geni del marketing le sparano grosse, vantando velocità di trasmissione molto lontane da quelle effettive, e utilizzandole come specchio per le allodole (che saremmo noi); la velocità è un fattore influenzato da mille variabili e i mirabolanti valori pubblicizzati astutamente sono riferiti a condizioni del tutto teoriche, prive dei fattori di disturbo presenti inevitabilmente in ambito domestico.
In alto è meglio
Chiunque avrà constatato che la ricezione varia, e di molto, spostando appena il trasmettitore, il ricevitore o entrambi; fate qualche prova, e tenendo conto di quanto spiegato sopra, cercate di trovare il compromesso migliore; la ricezione debole non solo è più lenta ma anche più dispendiosa in termini energetici, in quanto "affatica" più i dispositivi accorciandone ad esempio l'autonomia nei portatili non connessi a rete elettrica.
La posizione più favorevole prevede il router in posizione elevata rispetto alle periferiche riceventi.
Gli amici
Sono tutti quei dispositivi in grado di "spingere" un poco la trasmissione favorendone ed ampliandone la potenza; fanno parte di questa categoria i ripetitori di segnale, le antenne supplementari e le prese PLC (Powerline Communications) che sfruttano le prese della corrente elettrica per veicolare il segnale, in modo simile a quanto fa l'ADSL sulla linea telefonica. Questi dispositivi hanno ormai raggiunto un buon grado di maturità e quelli delle marche migliori sono decisamente affidabili e performanti; eppure, paradossalmente, anche questi dispositivi in via del tutto teorica sono possibili sorgenti di interferenza.